Perché non fa bene conservare il caffè nella caffettiera per ore
A chi non è capitato di lasciare del caffè residuo nella caffettiera dopo aver preso la propria tazzina, e di 'ritrovarlo' lì nel primo pomeriggio, a giacere nel fondo della moka?
Però può anche capitare di conservarlo consapevolmente, e prenderlo poi nel pomeriggio.
Non è proprio indicato tenerlo nella caffettiera, per fattori sia chimici che romantici.
Composizione della caffettiera e pH del caffè
Tutti sappiamo che la maggior parte delle caffettiere sono in alluminio.
Il caffè ha un pH pari a 5, quindi acido. Un alimento acido all'interno di un contenitore in alluminio fa attivare una reazione del materiale che trasferirà sapore negativo al caffè stesso.
Di solito è l'acciaio inox indicato per stare a contatto con tutti i cibi, specialmente quelli acidi.
Inoltre restando nella caffettiera il caffè residuo potrebbe ossidarsi, proprio perché a contatto con l'ossigeno presente nell'aria.
L'ossidazione della bevanda va ad alterare decisamente il sapore.
Tutte tematiche che ho incontrato nella preparazione della birra casalinga.
Pentole in alluminio che possono traferire aromi metallici alla birra finita, e retrogusti metallici non proprio graditi al palato, dopo lunga esposizione del mosto con l'aria.
Si può scaldare il caffè?
Ah, non vi azzardate a scaldare caffè avanzato...perché durante l'innalzamento delle temperature si verrà a creare una reazione chimica che produrrà acidi non proprio salutari per il vostro stomaco.
Al massimo bevetelo a temperatura ambiente se ben conservato.
Ma come si conserva?
Lo vediamo fra poco!!!
Il vero romantico non lo conserva il caffè
Abbiamo parlato di motivi legati alla chimica delle caffettiere e del caffè.
Ma ci sono anche motivi romantici.
Voi mi chiederete: ma che centra il romanticismo?
Il vero appassionato del 'rito' del caffè, non ci pensa due volte, e lo prepara al momento, espresso. Non ci pensa a conservarlo, perché lo vuole caldo, appena fatto, non freddo ed ossidato.
Perché, fare un caffè è un rito?
Esistono persone che durante la preparazione del caffè, in particolar modo quello del dopo pranzo, staccano la spina, e si concentrano quei 5 / 10 minuti, nella preparazione del caffè espresso. Intorno, si attende con ansia il caffè, e nel frattempo insieme si divaga del più e del meno.
Caffè che è anche convivialità.
Eduardo De Filippo lo chiamava 'uno sfogo', ed è chiaramente un modo per fare qualcosa di buono a se stessi.
Lui poi usava la Napoletana detta Cuccumella, come il sottoscritto in questo periodo, quindi perdeva ancora più tempo perché dopo la bollitura dell'acqua si deve attendere l'infusione della miscela, invece nella moka il caffè viene prodotto per percolazione.
Come conservare il caffè al meglio
A mio avviso il caffè che avanza si può conservare, ma meglio in tazzine di vetro o ceramica, possibilmente coperte per non contaminare il caffè e non farlo ossidare, meglio se in bottigliette di vetro chiuse ermeticamente.
Bastano piccole accortezze per mantenere un prodotto nel modo più appropriato.
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