Conosciamo meglio la tuma, formaggio fresco siciliano
Chi mi segue su Instagram ha notato che utilizzo spesso questo tipo di formaggio soprattutto da novembre a giugno, quando mi trovo in Sicilia.
Quando sono fuori, mi devo purtroppo adattare con altri formaggi di pecora freschi a pasta morbida.
Per chi volesse sostituirla e non sa come fare, può leggere questo articolo: Con che formaggi si può sostituire la tuma siciliana
Qualcuno tempo fa mi chiese in direct, cosa fosse la tuma.
E' un formaggio siciliano pecorino fresco, non salato, non stagionato, al primo gradino della maturazione, morbido e se cotto molto filante.
Il sapore è insipido, ma con sentori davvero straordinari, erbacei, di frutta secca, e poi ognuno in base al prodotto che trova saprà distinguere altro.
Tutto dipende dall'alimentazione che fanno le pecore, e da come viene lavorato il latte.
Si inizia a trovare già da novembre, ed io la uso sempre quando devo fare la Schiacciata Catanese, poiché ingrediente indispensabile.
Se invece viene utilizzato il sale per conservare la tuma otterremo col tempo un primosale, chiaramente più saporito.
Un altro utilizzo della tuma è nella Vastedda cu sammucu che faccio di solito a giugno.
Si usa anche nella Siciliana fritta, tipico calzone del catanese.
Durante l'estate non si trova più questo formaggio, probabilmente per via del caldo. La tuma non avendo sale, non si presta alla stagionatura, mentre troveremo pecorini semi stagionati o direttamente stagionati, in alternativa del pepato fresco.
Producendola si dovrà consumare presto.
Se qualcuno dovesse saperne si più, lo esorto a commentare nel box sottostante, così da arricchire il nostro bagaglio culturale gastronomico.
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