Agnello pasquale di pasta reale ripieno di pistacchio
Se c'è un simbolo che rappresenta la Sicilia nel periodo di Pasqua è proprio l'Agnello Pasquale, un dolce strepitoso ed antico, conosciuto ovunque che nasce probabilmente alla fine dell'800.
In generale si produce un po' in tutta l'Isola, oltre che in Puglia, ma esiste un centro nell'agrigentino che rappresenta al meglio questa tradizione, ed è Favara.
L'Agnello Pasquale classico è un dolce di pasta reale, ma quello di Favara è molto più ricco, poiché ha un cuore al pistacchio.
Ed io che pensavo che la Pasta Reale fosse già il top così com'è!!
L'Agnello si può fare in casa, grazie agli stampi ed i kit che si vendono, però poi le difficoltà arrivano quando serve colorarlo, formare l'effetto della lana su tutto il corpo, oppure ottenere la giusta consistenza.
Il rischio, del ' fatto in casa ' è di creare un dolce grossolano e poco equilibrato sotto tutti i punti di vista.
Non è proprio facilissimo farlo secondo me, anche se non escludo un domani di cimentarmi nella preparazione...magari inizierò con un pezzo piccolino!
Ma torniamo a noi...dov'eravamo rimasti...ah sì, al golosissimo Agnello Pasquale.
La genialità della ricetta di Favara sta nell'unione di due sapori straordinariamente siciliani, difficili da sperimentare fuori dall'Isola: mandorle e pistacchi chiaramente siciliani, e non importati da chissà dove.
Materie prime e lavorazione dell'Agnello Pasquale di Favara
Si utilizzano mandorle locali ed i pistacchi della Valle del Platani e Raffadali.
Il pistacchio impiegato, è un prodotto unico nel suo genere, perché viene coltivato nel cuore della Sicilia, in quegli scenari tanto cari allo scrittore Camilleri, che li descrive spesso e volentieri nei suoi romanzi.
Il terreno ricco di elementi nutritivi, il contesto geografico e l'orografia del territorio sono il fondamento dell'eccellenza di questo prodotto, forse non troppo conosciuto fuori dall'Isola, ma che viene comunque destinato ai grandi chef, pasticceri siciliani, o ad estimatori.
Ma entriamo nel vivo della preparazione di questo dolce.
Bisogna innanzitutto lavorare sia le mandorle che i pistacchi ottenendo delle farine che andranno lavorate a caldo con l'acqua e lo zucchero.
Si ottengono dei panetti come quando facciamo i dolci di Pasta Reale, che dovranno essere inseriti nei vari stampi, di solito in gesso.
La bravura del pasticcere sta nel mettere nello stampo un determinato quantitativo di pasta di mandorla, che andrà lavorata precedentemente a forma cilindrica ed adagiata dal lato dove c'è il profilo frontale del soggetto.
La pasta va pressata dolcemente fino a riempire la zona del musino, del collo, e delicatamente adagiata fino a coprire tutto il profilo.
Si unisce poi l'altra faccia dello stampo e si pressa tutto sempre con delicatezza. Qui in teoria ci si fermerebbe, ma nell'Agnello di Favara il lavoro prosegue, quindi dalla base aperta si dovrà creare un incavo che servirà ad alloggiare il cuore di pistacchio, che forma l'interno del dolce.
La base chiaramente sarà chiusa sempre da pasta di mandorla.
L'Agnello dovrà essere abbellito esternamente, e per simulare la lana dell'animale, si utilizza una pasta sempre di mandorle ammorbidita con acqua che con l'aiuto di una sacca da pasticcere verrà sapientemente distribuita.
Si dovranno colorare ed abbellire le zone come la faccia, le zampe scoperte e gli zoccoli dell'Agnello.
Infine si completa con varie decorazioni come perline argentate, la campanella al collo ed il vessillo, una sorta di araldo o bandierina.
Ma voi vi immaginate un regalo del genere, con tutto il rispetto per gli altri dolci del periodo?
Sarà che sono di parte, vista la mia passione per pistacchio e pasta reale, però aprire un pacchetto e trovare un bellissimo agnellino fatto bene esteticamente che da un tocco in più sulla nostra tavola pasquale, è il top!
Per la foto devo ringraziare Eleonora di Cosi Dunci che realizza degli Agnelli Pasquali davvero stupefacenti, ben fatti nei dettagli, e certamente ottimi...ne sono sicuro!
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