Risotto con asparagi coltivati
Di solito prediligo gli asparagi selvatici, ma non sempre e facile e pratico reperirli quanto quelli coltivati.
Si possono usare per una frittata, per accompagnare le tagliatelle, oppure anche per un risotto.
Ingredienti
(Per 3 persone)
180 g di riso carnaroli
10 asparagi coltivati
1 litro di brodo vegetale
1 costa di sedano
sale q.b.
burro q.b.
olio di oliva q.b.
vino bianco q.b.
L'asparago è composto da ben tre parti: la testa o cima, che risulta molto tenera; la parte centrale composta dal gambo, più duro rispetto alla testa, ma commestibile se cotta bene; e la base del gambo che scarto sempre a priori perché più dura e coriacea.
Preparazione del brodo vegetale
Io metto a freddo in poco meno di 1 litro di acqua una costa di sedano, la parte centrale degli asparagi (privati della base coriacea e bianca), due pizzichi di sale, ed inizio la cottura, portando ad ebollizione.
Faccio bollire fino a quando i gambi degli asparagi saranno morbidi, e potete constatarlo punzecchiandoli con una forchetta.
I gambi li frullo insieme ad un mestolo di brodo e filtro con un colino per eliminare parti troppo fibrose, ma è probabile che non ne troverete.
Cottura del risotto
Nel frattempo faccio tostare il riso con un filo di olio d'oliva, le cime degli asparagi tagliate a metà per la loro lunghezza, alcune le lascio intere per la guarnizione, e le parti tenere del gambo tagliate e fettine.
Appena tostato il riso sfumo con del vino bianco e lascio evaporare la parte alcolica.
A questo punto aggiungo poco alla volta con un mestolo il brodo vegetale di gambi di asparago e sedano, senza coprire troppo il riso.
A metà cottura, aggiungo i gambi di asparago frullati e li amalgamo al riso, assaggio e se necessario aggiusto di sale.
Quando il riso sarà cotto toglietelo dal fuoco ed iniziate a mantecarlo come meglio credete, con burro freddo, oppure olio d'oliva.
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